Una donna, molto più grande di me, più istruita di me, più saggia di me, più orgogliosa di me, tanti anni fa mi ha insegnato il senso di Libertà.
Lo conoscevo già, mi sono resa conto, m’apparteneva di diritto, dalla nascita ma non gli avevo dato ancora un nome, un significato vero.
Parlo della libertà d’essere Donna, una libertà che per quanto sia riconosciuta di diritto (ma non in tutti i Paesi del Mondo), di fatto si fa fatica a realizzare perché sono tanti i luoghi comuni che sono stati cuciti addosso alle donne di ogni tempo e cultura.
É la libertà di poter sorridere alla vita, di poter pensare con la propria testa, grazie alla cultura, all’esperienza di vita, diretta e indiretta, alla libertà di poter provare e manifestare emozioni e incoerenze senza timore, senza paura d’esser considerate deboli e incapaci.
La libertà di poter vivere con tutta quella passione e quella curiosità che ci circola dentro, attraverso le vene del sentire, dell’amare.
Una libertà che sorprende con coerenza e consapevolezza.
Una libertà che fa volare alto lasciando i piedi ben saldi per terra ché, noi Donne, non siamo certo delle stupide, ma talvolta siamo, nella nostra forza, fragili e allora puntiamo bene i piedi per non smarrirci nel vuoto.
Una libertà che ha il profumo dell’indipendenza come essere umano, come entità autonoma capace di badare e bastare a se stessa.